Le Linee Guida in materia di raccolta fondi degli Enti del Terzo settore (un documento di 20 pagine) emanate di recente dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali segnano un sostanziale passo in avanti nella concezione della raccolta fondi, anche se sostanzialmente non aggiungono indicazioni nuove, se non per quanto riguarda gli aspetti rendicontativi delle raccolte fondi.
Sono però molto importanti perché ribadiscono e sottolineano quanto già stabilito nel Codice del Terzo Settore, ossia che il fundraising è una attività strategica ed essenziale per gli enti di Terzo settore, superando quella vecchia concezione per cui le raccolte di fondi erano concepite quali attività episodiche o occasionali, spesso viste anche con un po’ di sospetto in quanto possibile occasione per evadere il fisco.
Adesso, anche sotto l’aspetto giuridico, la raccolta fondi assume un ruolo che è essenziale per la sostenibilità degli enti e quindi per garantire l’autonoma iniziativa della cittadinanza attiva in forme organizzate; un passaggio di non poco conto, che apre anche nuove prospettive ad un maggiore riconoscimento del ruolo professionale dei fundraiser.
Le linee guida ripropongono i principi di fondo di verità, trasparenza e correttezza che, per quanto da sempre presenti nel codice etico dei fundraiser, oggi diventano elementi imprescindibili del concepimento e soprattutto della valutazione delle campagne di raccolta di fondi, soprattutto a tutela dei donatori e, di riflesso, a tutela della qualità dell’intero terzo settore, spesso criticato per qualche caso di cattivo fundraising.
Niente timore quindi nei confronti delle autorità tributarie, ma chiarezza, correttezza, verità e trasparenza, sempre, anche nei confronti dei propri benefattori.
Di seguito una breve infografica che riassume queste linee guida.
Per ogni domanda potete scriverci a info@federludo.it