Sosteniamo il popolo ucraino con l’energia del gioco.
Considerato il drammatico momento della situazione in Ucraina, i volontari dell’Associazione BANDUS! di Grosseto hanno allestito un’area gioco al fine di offrire a bambini, giovani e famiglie provenienti dall’Ucraina, un’occasione sì di svago e intrattenimento, ma soprattutto di relazione sociale e scambio interculturale (I riferimenti sono alla pagina Eventi del sito).
Spiega Carlo Donadio, presidente di Bandus!: “Le attività ludiche che abbiamo proposto sono giochi della tradizione italiana e internazionale (birilli, lancio dei barattoli, filetto per fare alcuni esempi), quindi giochi universalmente noti e accessibili a tutti.
Come c’era da aspettarsi, non è stato affatto difficile far interagire fra di loro il centinaio di bambini e famiglie che hanno animato questo pomeriggio ludico con la loro allegria ed entusiasmo.
Con quella spontaneità che solo il gioco fa emergere, si sono visti bambini e adulti fare a gara con il lancio dei sacchi di grano, adolescenti che aiutavano i più piccoli con il gioco dei birilli o nel far girare le trottole, di tanto in tanto si sentivano le risate di chi, nel gioco dei pesci calamitati, tirava su un papero. Ancora una volta, il gioco ha dimostrato di essere un canale spontaneo e genuino per costruire relazioni umane.
La priorità e lo scopo dell’iniziativa è stato ed è proprio questo: recuperare uno stato di serenità e fiducia nel prossimo, affinché al di là delle differenze prevalga quel sentimento naturale di far parte di un’unica famiglia umana.“
Il gioco, al pari di altri linguaggi universali come la musica o le arti figurative, crea vicinanza, unione, empatia.
La vicinanza che sentiamo oggi nei confronti del popolo ucraino, si estende in realtà a tutti quei cittadini del mondo che, a prescindere da qualsiasi nazionalità, invocano la fine del conflitto.
Cosa può fare il gioco a favore della pace?
C’è chi pensa che il gioco serva solo per alleviare il corpo e la mente dalle fatiche quotidiane; ma in realtà, in ogni attività ludica, sperimentiamo in prima persona una “attitudine giocosa” che in qualche modo trasferiamo nella vita di tutti i giorni.
Questa attitudine consiste nella condivisione e nel rispetto delle regole, nel rispetto e nella fiducia dell’altro, si manifesta nella volontà di affrontare prima di tutto se stessi, impegnandosi a superare i propri limiti, i propri record.
C’è poi la voglia di divertirsi, insieme agli altri e grazie agli altri; perché è solo grazie agli altri giocatori che abbiamo l’opportunità di trascorrere piacevolmente il nostro tempo, di sfidarci (gli altri e noi stessi), di entrare in empatia, di coltivare uno spirito collaborativo. L’atteggiamento della gratitudine verso gli altri è uno dei valori fondanti del gioco.
Allora, cosa può fare il gioco a favore della pace? Tantissimo.
Trasmettendo a testa alta i propri valori, attraverso l’energia che scaturisce dal desiderio di giocare insieme, di regalare, anche solo per pochi momenti, attimi di felicità.
Ed è solo questo il senso della nostra iniziativa.
Per un mondo di pace, buon gioco a tutti!